Una fondamentale importanza nella genesi dei disturbi visivi è rappresentata dalla postura erronea che a volte i bambini assumono durante le loro attività scolastiche a distanza ravvicinata (lettura, scrittura, disegno, ecc.). Queste note vogliono fornire delle minime indicazioni sugli accorgimenti da adottare per ridurre al minimo lo stress visivo indotto da queste attività.
Distanza di lettura
La distanza minima alla quale bisogna porre il libro o il quaderno non deve essere inferiore alla distanza che intercorre tra il gomito e la prima falange del dito medio del bambino. Questa distanza viene detta distanza di Harmon dal nome del ricercatore che per primo ha evidenziato questa
relazione. Quando si utilizza questa distanza per la lettura si ottiene un ottimale equilibrio tra accomodazione e convergenza e si riesce a mantenere una postura corretta della colonna e delLa distanza minima alla quale bisogna porre il libro o il quaderno non deve essere inferiore alla distanza che intercorre tra il gomito e la prima falange del dito medio del bambino. Questa distanza viene detta distanza di Harmon dal nome del ricercatore che per primo ha evidenziato questa
capo. Distanze inferiori richiedono un maggiore sforzo accomodativo ed una maggiore quantità di convergenza che è stato dimostrato essere spesso la causa della progressione miopica. Tuttavia occorre sottolineare come, in realtà, la posizione assunta durante la letto-scrittura non sia un atto
totalmente volontario quanto piuttosto una complessa reazione quasi automatica legata al livello di difficoltà del testo. Si suole dire, cioè, che la distanza di lettura è funzione del carico cognitivo imposto dal materiale su cui si deve operare, quasi (ma non esattamente) come un riflesso tanto che la distanza
abituale di lettura viene generalmente definita come
riflesso visuo-posturale (Revip).
La lettura di un fumetto o di un racconto semplice, che non richiedono particolare attenzione,
viene solitamente effettuata ad una distanza superiore rispetto a quella che a cui ci si pone quando leggiamo testi scolastici.Risulta quindi quasi totalmente inutile ripetere ai bambini di tenersi più lontani quando studiano in quanto dopo essersi allontanati a seguito di un particolare richiamo tendono a riassumere la loro posizione preferenziale appena tornano a concentrarsi sul loro lavoro. Ciò non significa che non sia
possibile ottenere un cambiamento nella postura durante il lavoro da vicino. Qui di seguito verranno elencati alcuni degli accorgimenti più utilizzati per facilitare l’assunzione di una giusta posizione.