martedì 13 dicembre 2011

XBOX KINECT


Immagino quante cose belle si potrebbe fare in optometria con questo.

lunedì 14 novembre 2011

NORME DI IGIENE VISIVA - Pt4


Il monitor pc
Oggi l’utilizzo del PC rappresenta una necessità non derogabile per molti studenti e lavoratori, senza contare tutti coloro che lo usano per solo diletto. A fronte di una tale diffusione non corrisponde una adeguata conoscenza del modo corretto di utilizzare visivamente questo mezzo. Il monitor deve essere
posizionato frontalmente rispetto alla posizione dell’operatore e con il bordo superiore non più alto della linea degli occhi.
Inoltre deve essere leggermente inclinato indietro e privo di riflessi sulla superficie.
Queste indicazioni nascono dall’esigenza sia di garantire una visione a distanza quando la persona vuole riposare gli occhi (vedi prima) sia di utilizzare in maniera più efficiente la muscolatura oculare. Infatti durante la fissazione da vicino gli occhi tendono ad abbassarsi realizzando una triplice azione:
convergenza, abbassamento, accomodazione.
Se il materiale da guardare non è correttamente posizionato più in basso possono verificarsi due diverse possibilità:
1) Manteniamo la normale posizione del capo ma dobbiamo contrastare la tendenza ad abbassare gli occhi.
Quale porta ad un più rapido affaticamento visivo e spesso a cefalee localizzato in area temporale.
2) Arretriamo leggermente la testa per far sì che gli occhi si posizionino in basso rispetto al capo. Ciò induce però un’alterazione dell’equilibrio posturale, con un maggiore aggravio di lavoro dei muscoli del collo e della schiena. In queste persone sono frequenti dolori nella zona occipito-cervicale.
L’introduzione dei nuovi monitor LCD ha ridotto drasticamente i livelli di radiazioni ultraviolette emesse. È noto da anni che gli UV sono strettamente legati all’evoluzione di alcune patologie degenerative del sistema visivo. Per questo motivo gli schermi protettivi che si utilizzavano per i vecchi monitor a tubo catodico non sono più necessari con gli attuali schermi sottili. Per coloro che
utilizzano ancora i monitor tradizionali occorre precisare che su quelli di più recente produzione è stato
considerevolmente aumentato il livello di protezione interno. Nel caso in cui si voglia comunque utilizzare uno schermo protettivo è opportuno prendere in considerazione i modelli dotati di cavo per scaricare a massa le cariche elettrostatiche, responsabili della ionizzazione delle particelle di polvere ambientale con un conseguente flusso verso il viso dell’operatore della polvere stessa. Si ritiene infatti che questo fenomeno possa essere responsabile oltre che degli arrossamenti oculari anche di alcuni episodi di fastidi respiratori.

Durata del lavoro da vicino
Malgrado tutte le norme su illustrate risulta fondamentale per mantenere l’efficienza visiva, alternare alcuni momenti di rilassamento durante il lavoro da vicino. Ricordiamo che gli occhi sono meno sotto tensione quanto guardano a distanza. Si consiglia quindi di effettuare frequenti interruzioni guardano lontano. È importante anche che ci sia un oggetto o una mira specifica da fissare altrimenti gli occhi, in assenza di un riferimento specifico, tendono a focalizzare ad una distanza intermedia.